Dal Diario di Amorma – dal fato alla libertà
Paura, imprescindibile alleato
La paura può essere un alleato?
Nella sua primitiva interpretazione, la paura è quell’emozione che permette di avvisarci dell’arrivo di un
pericolo. Nel mondo animale è ben riconoscibile; la gazzella che vede arrivare il leone viene assalita dalla paura. Il cuore accelera, spalanca gli occhi e cerca con tutte le sue forze di scappare dal pericolo per sopravvivere.
Il cucciolo d’uomo, fin dai primi giorni di vita, avverte la paura; un rumore improvviso, un’immagine forte e la reazione è di piangere. Il grido di aiuto. Poi, crescendo, l’essere umano decifra la paura in maniera meno istintiva, manipolata e condizionata dalla società. E chiamiamo paura anche ciò che è un disagio o distorsione: “ho paura di perderti” – abbandono; “ho paura dei pettegolezzi” – giudizio; “ho paura d’ingrassare o di dimagrire” – disagio con il proprio corpo; “ho paura di fallire” – mancanza di autostima; “ho paura di perdere il lavoro” – inadeguatezza.
Abbiamo perso il reale aiuto che può darci la paura.
Il mio percorso con il distaccamento dal karma depotenziante mi ha permesso di vivere e sperimentare la paura nella sua pura espressione. Ho scoperto quanto sia importante la paura, se la si sa riconoscere; aiuta a sentire le vibrazioni d’allerta e fuggire il più forte possibile dai predatori; subdoli, sottili, a volte trasparenti. I predatori del naturale avanzamento come forme pensieri, condizioni, convincimenti, condizionamenti, modelli depotenzianti inflitti oppure autoinflitti.
Imparare ad ascoltare la paura, ferma l’istinto di buttarsi nelle situazioni e spinge ad allontanarsi dal pericolo che ostacola l’evoluzione personale. Permette di riconoscere le trappole delle manipolazioni, proprie e altrui, e agire con coscienza e consapevolezza.
In conclusione, sì, la paura è un potente alleato. Importante è sapere riconoscerla, ascoltarla, viverla e permetterle di aiutarci.
contenuto coperto da copyright – ©Marina Baldo Marinatto, Amorma – 2024
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